Palermo

Emergenza Covid, la Sicilia chiede a Cuba una task force di 60 medici e infermieri

I medici cubani arrivati a Milano durante la prima fase della pandemia 
Una corsa contro il tempo per accaparrarsi i professionisti d'oltreoceano, prima che lo facciano altre regioni
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Sicilia chiama Cuba: la Regione chiede 60 medici e infermieri da impegnare negli ospedali Covid siciliani a corto di personale. Come è accaduto nel corso della prima ondata in Lombardia, la Regione ha lanciato una richiesta ai cubani attraverso l'ambasciata.

Una corsa contro il tempo per accaparrarsi i professionisti d'oltreoceano, prima che lo facciano altre regioni. Fra i pontieri dell'operazione Renato Costa, che oltre ad essere stato per anni segretario regionale della Cgil medici (carica lasciata in seguito alla nomina a commissario) vanta una lunga militanza nell'area di sinistra: “Il governo cubano – dice Costa – ha delle squadre di medici e infermieri che sono disposti a spostarsi. E abbiamo chiesto il loro aiuto. Sappiamo che anche altre Regioni lo hanno fatto, speriamo di essere arrivati per primi. Sono in stretto contatto con l'ambasciata che pare abbia accolto positivamente il nostro sos".

La richiesta è di due contingenti da 30 fra anestesisti, infettivologi, pneumologi e infermieri di Rianimazione. Una richiesta analoga sarà inolltrata anche al governo cinese. Una curiosità anche politica che vede l'aministrazione di centrodestro guidata da Musumeci dialogare con i Paesi comunisti.

Intanto l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha dato mandato al Policlinico di Palermo di selezionare queste figure con un bando che offre posti a tempo indeterminato in tutta la Sicilia occidentale: solo a Palermo sono previste 40 assunzioni. Il bando è aperto per la prima agli specializzandi di quarto e quinto anno, ai quali sarà proposto un contratto a tempo determinato convertibile in tempo indeterminato immediatamente dopo il conseguimento della specializzazione, senza ulteriore selezione.